Scaglia Variegata

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA VARIEGATA

Prefazione

La formazione della Scaglia Variegata segue superiormente la formazione della Scaglia Rossa.
Il passaggio tra queste due formazioni non è segnato da un particolare “orizzonte litostratigrafico” (cioè una superficie distinta per le sue peculiari caratteristiche litologiche, come ad esempio un limite
di un’unità litostratigrafica oppure un livello guida).
In genere si considera la scomparsa della selce dell’ultimo membro selcifero della sottostante Scaglia Rossa e l’aumento del contenuto marnoso (marna = roccia sedimentaria composta da una mescolanza di calcare a grana fine e argilla) rispetto a quello calcareo.
La Scaglia variegata presenta litotipi molto più facilmente erodibili rispetto alla sottostante Scaglia Rossa e si rinviene in affioramento nelle aree che bordano i principali rilievi che formano la Dorsale Umbro-Marchigiana e quella Marchigiana.
Lo spessore della formazione puo’ variare dai 20 fino ai 40 metri.
L’età va dall’Eocene medio all’Eocene superiore

Considerazioni

Con la fine della deposizione della Maiolica (vedi scheda relativa) si hanno, all’interno del Bacino Umbro – Marchigiano, dei cambiamenti nelle condizioni ambientali generali.
L’esaurirsi della fase tettonica distensiva giurassica comporta, oltre al livellamento della morfologia e al parziale riempimento delle depressioni, un notevole apporto di argilla all’interno del bacino sedimentario.
Si passa cosi’ da una sedimentazione prevalentemente calcareo – silicea ad una marnoso – calcarea, marnosa o marnoso argillosa.
Le condizioni sedimentarie sono abbastanza uniformi in tutto il bacino con variazioni di una certa entità negli spessori, tra le serie sedimentarie deposte sugli alti strutturali e quelle depositatesi nelle depressioni.
Tale cambiamento si rispecchia anche sulla formazione in esame.
Dal punto di vista litologico questa formazione è costituita da un’alternanza di calcari marnosi, marne e marne calcaree. La colorazione è generalmente tendente al rossastro, mentre i litotipi più carbonatici si presentano con colorazione più chiara tendente al grigio verdastro.
Lo spessore degli strati è compreso tra 10-30 cm.
Sulla base dei caratteri delle litofacies (insieme delle caratteristiche litologiche di una roccia sedimentaria) e tenendo conto del colore prevalente, è possibile suddividere le unità piu’ marnose in tre intervalli che, dal basso verso l’alto, sono:

– Intervallo inferiore violaceo;

– Intervallo grigio-ocraceo;

– Intervallo superiore rossastro.

Il limite, e quindi il passaggio con la soprastante Scaglia Cinerea, è posto al tetto (nella parte alta) dell’ultimo livello rossastro presente nella Scaglia Variegata.

Nella porzione medio bassa della formazione, puo’ essere a volte presente un Olistostroma (massa rocciosa in genere di aspetto caotico formato da grandi frane sottomarine) di Scaglia Rossa, contraddistinto da grossi noduli di selce, che puo’ presentare spessore superiore ad alcuni metri.
Questo livello è riconoscibile nelle aree più esterne (direttrice Furlo-Arcevia).
Nelle aree più interne (Catria-Nerone), si rinvengono livelli simili, più difficilmente posizionabili nella colonna stratigrafica.
Il contenuto fossilifero è costituito da associazioni a Nannofossili calcarei e Foraminiferi planctonici (che vivono cioè nella colonna d’acqua) e bentonici (che vivono nel fango dei fondali).

indicazioni

Affioramenti interessanti di Scaglia Variegata si rinvengono sul versante sud di monte Paganuccio, lungo la strada che da Torricella di Fossombrone conduce a monte Bello, al confine meridionale della Riserva del Furlo, in provincia di Pesaro/Urbino. Qui il paesaggio si presenta caratterizzato da piccoli e suggestivi canyon scolpiti dalle acque piovane nella porzione piu’ argillosa della formazione punteggiata da arbusti prevalentemente di ginepro.
Tali morfologie si rinvengono anche sul Pietralata, sul versante settentrionale, che degrada verso Fermignano e la valle del Metauro, sempre in provincia di PU. Dall’abitato del Furlo procedendo verso Ca Bargello, superato lo stretto ponte sul Candigliano, si osserva, sulla destra una bella esposizione di Scaglia Variegata a contatto con la Scaglia Cinerea.

informazioni

La formazione della Scaglia Variegata, unitamente a quella della Scaglia Cinerea soprastante, presenta una bassa permeabilità andando a costituire uno dei piu’ importanti livelli impermeabili di tutta la Successione Sedimentaria Umbro – marchigiana.
Tali formazioni sono da ritenersi praticamente impermeabili anche se, dove predominano i livelli piu’ calcarei, si puo’ avere una certa circolazione idrica per fessurazione soprattutto in quelle zone dove l’attività tettonica è stata piu’ intensa.
Sui terreni riconducibili a questa formazione naturalmente non si verificano fenomeni carsici di nessun tipo e, proprio per la loro impermeabilità, aumenta la quantità di acqua che scorre in superficie.
Al crescere del contenuto pelitico (pelite = roccia sedimentaria a grana molto fine), le caratteristiche dei terreni (caratteristiche geotecniche) tendono a peggiorare e la morfologia dei paesaggi tende ad allontanarsi sempre di piu’ da quella dei terreni calcarei, caratterizzati da morfologie aspre e versanti acclivi, per avvicinarsi a quelle piu’ dolci ed arrotondate dei terreni argillosi.

Bibliografia

– Guide Geologiche Regionali, 15 Itinerari, Appennino Umbro Marchigiano, a cura della SOCIETA’ GEOLOGICA ITALIANA, vol. 1 – BE – MA editrice, 1997.

– Guide Geologiche Regionali, 34 Escursioni a piedi, Appennino Umbro Marchigiano, a cura della SOCIETA’ GEOLOGICA ITALIANA, 7/ secondo volume – BE – MA editrice, 1997.

– L’ambiente fisico delle Marche, GEOLOGIA – GEOMORFOLOGIA – IDROGEOLOGIA, Regione Marche Giunta Regionale, Assessorato Urbanistica Ambiente. S. EL. CA. s. r. l. Firenze, 1991.

– Note di geologia del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Giovanni Deiana e Leonardo Marchegiani – Quaderni scientifico divulgativi, 2002.

– Carta Geologica Regionale, EDIZIONE CTR, scala 1:10.000 – GIUNTA REGIONE MARCHE, Servizio Infrastrutture Trasporti ed energia, P. F. Urbanistica, Paesaggio e Informazioni Territoriali.

– Paesaggi e Ambienti del passato – Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi – Geologia, testi e immagini per raccontare una storia di 200 milioni di anni, Carta geologico – escursionistica, scala 1:25.000. Gruppo di lavoro Nord – ovest – sud – est. Prima edizione 2002.

– Rocce e Successioni sedimentarie – Alfonso Bosellini, Emiliano Mutti, Franco Ricci Lucchi, UTET, 1989.

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