WELCOME tradotto dall’inglese significa BENVENUTO. Un saluto che viene usato quando in casa arriva un ospite. Ma il concetto di BENVENUTO si adatta anche alle comunità locali del territorio.
L’ecomuseo è il frutto della relazione costruttiva realizzata in un dato territorio tra i suoi abitanti, la sua amministrazione ed un’équipe multidisciplinare di esperti.
Pur rivolgendosi anche a soggetti esterni e individuando tra i suoi obiettivi un incremento del turismo, l’ecomuseo ha come primi interlocutori i propri residenti.
Sono loro che tramite la memoria individuale e collettiva, il vivere certi spazi e il cadenzare di certi ritmi donano ricchezza e autenticità al progetto. La sinergia che si può creare tra i vari attori coinvolti a più livelli tende a valorizzare il passato, il presente ma anche a definire la visione futura del territorio.
(dagli studi di Georges Henri Riviére fondatore del progetto Ecomuseo)
L’ecomuseo WELCOME si estende in tutta l’area del GAL Montefeltro Sviluppo, dove si individueranno diversi Punti d’Interesse, con l’obiettivo principale di:
> fornire un quadro conoscitivo del sistema paesaggistico su base transdisciplinare (sia esso naturale che antropico),
> sviluppare linee di intervento per promuovere azioni coordinate tra enti locali e popolazioni, orientate all’uso sostenibile delle risorse naturali.
> Creazione di itinerari di visita, servizi di accompagnamento turistico e culturale coinvolgendo figure professionali del territorio, come guide ambientali escursionistiche, turistiche, archeologiche, ecc.
IL PAESAGGIO COME CONTENITORE
Il paesaggio quindi:
> non è ornamento, abbellimento ma è un’autobiografia collettiva;
> è intessuto di luoghi simbolici fatti di materiali tangibili o intangibili come luce, aria, panorami…;
> è un progetto che richiama la comunità e chi la amministra ad un senso di necessità e responsabilità, presente e per gli anni futuri,
> è fruibile, attraverso l’ecomuseo, anche tramite immagini, oggetti fisici;
>persone, luoghi, storie, in una dimensione spazio-temporale garante
della biodiversità.
SCRIVI PAESAGGIO, LEGGI COMPLESSITA’
L’Ecomuseo del paesaggio può essere compreso solo grazie a continui e attigui cambi di prospettiva.
Il paesaggio è complessità, ma anche ricchezza, diversità, trasformazione, connessione e dialogo tra Natura e uomo.
L’ecomuseo del paesaggio rurale del Montefeltro, attraverso 3 direttrici fornisce gli strumenti di comprensione e visita del suo territorio, senza pretendere di essere esaustivo ma volutamente aperto a nuovi contributi e contenuti.
Vi è la consapevolezza di offrire un prodotto mutevole e in continua trasformazione: lo sguardo non è nel display della fotocamera per scattare un’istantanea, ma nella lente di un caleidoscopio per creare forme nuove e in relazione tra loro.
LE 3 DIRETTRICI: DA ECOMUSEO A ECOMUSEI
> geo paleontologico: la geologia è un processo senza tempo, le dorsali montuose del Catria, Nerone e Furlo sono una grande risorsa naturale, culturale e scientifica di portata mondiale il paesaggio plasmato dalle modificazioni geologiche svela temi complessi quali il concetto di tempo e di evoluzione biologica, approfondendo argomenti come: geologia, paleontologia, geomorfologia, zoologia.
Un viaggio nel tempo ma senza limiti di tempo, aperto a nuove scoperte, approfondimenti, cambi di prospettiva. Un processo di trasformazione strettamente connesso con l’ambiente naturale e con l’evoluzione dell’uomo.
> Biodiversità e tartufo: tesori nascosti che creano relazioni infinite. Frutto prelibato conosciuto fin dall’antichità, eccellenza riconosciuta del territorio, il tartufo tramite le micorrize, crea legami tra specie di piante diverse, in un rapporto di cooperazione mutualistica con scambio di informazioni e nutrienti.
Nel buio del sottosuolo, custodisce queste indispensabili relazioni che testimoniano la biodiversità del territorio e dell’ecosistema.
Dalla notte dei tempi è testimone e interprete di processi chimici simbiotici correlati alla geologia, alle vicende umane, ambientali e paesaggistiche di questo territorio.
>Alchimia & trasformazioni : come si cambia per evolversi
“Dal piombo all’oro”, per Carl Gustav Jung attraverso la manipolazione di sostanze materiali l’uomo vive la sua pulsione interiore tendente alla trasformazione, per liberarsi dall’ignoranza, tutto ciò è conosciuto fin dall’antichità come: Alchimia.
L’ecomuseo sull’alchimia approfondisce lo sforzo umano per trasformare sé stesso, l’ambiente e le condizioni in cui vive.
L’uomo è stato sempre influenzato e ispirato da ciò che lo circonda, dalla materia, dalle pietre, dalle piante…, in un processo di trasformazione capace nel tempo di mutare non solo i risultati, ma soprattutto: paradigmi e valori.
LE AREE PROTETTE
Abbiamo un patrimonio collettivo da censire, valorizzare, tutelare. Di fondamentale importanza nel progetto saranno i CEA gestiti direttamente dalla Coop La Macina Terre Alte, organi delegati dalla Regione Marche per lavorare sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale.
Il progetto si concentrerà in particolare sulle seguenti aree, delle quali verranno interessati gli organi amministrativi
territoriali competenti (Comuni, Unione dei Comuni, Riserve, Ente Parco):
> Parco Naturale Regionale del Sasso Simone e Simoncello
> Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
> Riserva Naturale Bosco di Tecchie
> Aree SIC e ZPS e le aree demaniali
Verranno considerati tutti i beni indicati come elemento di pregio e/o vincolo previsti dal D.Lgs.42/04
SOGGETTI COINVOLTI
Comuni
Unione Montane
Aree Protette, Enti Parco, Riserve
Sovraintendenza
Testimonial territoriali ed Esperti
Associazioni di categoria
Pro Loco e Associazioni
Musei
INCONTRI DI COMUNITA’
Organizzazione di 4 incontri
di comunità con esperti e testimoni del territorio (1 per ogni CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE)
SCOPO
Presentarvi l’ Ecomuseo è come bussare alla
vostra porta di casa.
Se ci aprite, entriamo nella vostra
quotidianità, che per l’abitante della dimora
stessa è banale e routinaria; mentre per il
forestiero diventa esperienza di arricchimento.
REALIZZAZIONE DELL’ATLANTE PARTECIPATIVO
Cos’è?
Non un elenco di dati da snocciolare e
neanche un insieme di luoghi e contesti
omogeni da consumare.
Ma una rete di Punti di Interesse che
verranno geolocalizzati e studiati, uniti tra
loro da itinerari a tema per raccontare il
paesaggio e chi lo abita.
Dettagli minuziosi da ricercare e custodire,
da comunicare attraverso una grande visione d’insieme comunitaria testimone dell’unicità di questo territorio.
La Mappa di Comunità è uno strumento di
“potere”, permette di ridisegnare e riattribuire senso e destinazione al proprio territorio ed al proprio futuro, in termini individuali e collettivi. Ridistribuisce responsabilità e appartenenza lì dove occorre.
STRUMENTI DI FRUIZIONE
Web App con Realtà Aumentata
Pubblicazione cartacea
Carte geografiche tematiche
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