Scaglia Cinerea

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA CINEREA

Prefazione

La formazione della Scaglia Cinerea segue superiormente la formazione della Scaglia Variegata.
Il passaggio tra queste due unità geologiche è convenzionalmente posto alla sommità dell’ultimo strato rossastro della formazione sottostante.
La Commissione Internazionale di Stratigrafia (IUGS) ha accettato la sezione di Massignano (Parco del Conero, in provincia di Ancona) quale rappresentativa del limite Eocene-Oligocene, ponendo il passaggio Scaglia Variegata – Scaglia Cinerea al tetto (sommità) dell’ultimo intervallo rosato, che è stratigraficamente collocato poco al di sotto del limite Eocene-Oligocene (33,7 milioni di anni fa).
Anche questa formazione, come la precedente, si rinviene in affioramento nelle aree che bordano i fianchi delle principali dorsali carbonatiche.
Lo spessore della formazione è compresa tra i 100 e i 200 metri.
L’età va dall’Eocene superiore a tutto l’Oligocene.

Considerazioni

Questa formazione segna la fine della sedimentazione a carattere prevalentemente marnoso – argillosa, all’interno del bacino sedimentario, che era iniziata al termine della deposizione della Maiolica, con l’esaurirsi della tettonica distensiva giurassica ed il livellamento delle depressioni.
Dal punto di vista litologico questa formazione è rappresentate da calcari marnosi e marne calcaree di colore grigio e grigio verdastre con la tipica frattura a piccole scaglie.
Le litologie più carbonatiche sono frequenti soprattutto nella parte bassa della formazione.
Lo spessore degli strati è compreso tra 10-20 cm e la stratificazione è evidenziata soprattutto dagli strati più calcarei.
Nella parte mediana e superiore della Scaglia Cinerea, tendono a prevalere i litotipi marnosi rispetto a quelli marnoso calcarei, e ai calcari marnosi e la stratificazione risulta essere poco evidente (le superfici di strato non sono nette).
Gli intervalli marnosi, privi di strutture interne, possono raggiungere anche lo spessore di uno o più metri, le superfici di strato sono difficilmente identificabili.
Questa formazione è stata oggetto di numerosi studi a carattere interdisciplinare, di tipo biostratigrafico, litostratigrafico, chimico e geocronologico.
(La biostratigrafia è una branca della stratigrafia che si occupa di ordinare le successioni di rocce sedimentarie in base al loro contenuto paleontologico. Per ottenere questo scopo, essa utilizza il riconoscimento delle associazioni fossili contenute entro le rocce stesse);
(La litostratigrafia è lo studio delle rocce in unità distinte sulla base dei caratteri litologici);
(la geocronologia,è l’insieme dei metodi usati per stabilire l’età di una formazione geologica e la successione degli eventi geologici).
Come detto in precedenza la sezione di Massignano è risultata essere la piu’ rappresentativa dello stratotipo del limite Eocene-Oligocene (Questo limite è individuato dall’estinzione degli Hantkeninidi , foraminiferi planctonici caratterizzati dalla presenza di “spine”.
Anche in questa formazione il contenuto fossilifero è costituito da associazioni a Nannofossili calcarei e Foraminiferi planctonici (che vivono cioè nella colonna d’acqua) e bentonici (che vivono nel fango dei fondali).

Indicazioni

Affioramenti di Scaglia Cinerea si rinvengono nelle aree adiacenti alle principali dorsali montuose caratterizzate dai rilievi calcarei.
Presso la frazione di Moria, nel comune di Cagli (PU), percorrendo la strada che dal borgo conduce verso Palcano, poche decine di metri dopo la deviazione per monte Petrano (tornante in salita e strada di breccia sulla sinistra), è possibile osservare il passaggio tra la Scaglia Cinerea e il Bisciaro.
Percorrendo la strada che da Piobbico sale verso Bacciardi nel comune di Piobbico, provincia di Pesaro/Urbino, , sul versante nord di Monte Nerone, si raggiunge la località di Rocca Leonella dove, nei pressi del cimitero, affiora la Scaglia Cinerea che si presenta fortemente fratturata, con il detrito scaglioso che ricopre la parte basale dell’affioramento.

informazioni

La formazione della Scaglia Cinerea, unitamente a quella della Variegata sottostante, presenta una bassa permeabilità andando a costituire uno dei piu’ importanti livelli impermeabili di tutta la Successione Sedimentaria Umbro – marchigiana.
Tali formazioni sono da ritenersi praticamente impermeabili anche se, dove predominano i livelli piu’ calcarei, si puo’ avere una certa circolazione idrica per fessurazione soprattutto in quelle zone dove l’attività tettonica è stata piu’ intensa.
Questa formazione, in particolare il membro marnoso, è inoltre particolarmente idonea alla preparazione di cementi per cui la sua estrazione è considerata attività mineraria.

Bibliografia

– Guide Geologiche Regionali, 15 Itinerari, Appennino Umbro Marchigiano, a cura della SOCIETA’ GEOLOGICA ITALIANA, vol. 1 – BE – MA editrice, 1997.

– Guide Geologiche Regionali, 34 Escursioni a piedi, Appennino Umbro Marchigiano, a cura della SOCIETA’ GEOLOGICA ITALIANA, 7/ secondo volume – BE – MA editrice, 1997.

– L’ambiente fisico delle Marche, GEOLOGIA – GEOMORFOLOGIA – IDROGEOLOGIA, Regione Marche Giunta Regionale, Assessorato Urbanistica Ambiente. S. EL. CA. s. r. l. Firenze, 1991.

– Note di geologia del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Giovanni Deiana e Leonardo Marchegiani – Quaderni scientifico divulgativi, 2002.

– Carta Geologica Regionale, EDIZIONE CTR, scala 1:10.000 – GIUNTA REGIONE MARCHE, Servizio Infrastrutture Trasporti ed energia, P. F. Urbanistica, Paesaggio e Informazioni Territoriali.

– Paesaggi e Ambienti del passato – Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi – Geologia, testi e immagini per raccontare una storia di 200 milioni di anni, Carta geologico – escursionistica, scala 1:25.000. Gruppo di lavoro Nord – ovest – sud – est. Prima edizione 2002.

– Rocce e Successioni sedimentarie – Alfonso Bosellini, Emiliano Mutti, Franco Ricci Lucchi, UTET, 1989.

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