Castello di Tavoleto

ROCCA DI TAVOLETO

Trattato di architettura civile e militare
Gianni Volpe – Rocche e fortificazioni del Ducato di Urbino

La rocca compariva nell’elenco dei 42 castelli riminesi di proprietà dei Malatesta.
Tra il 1439 e il 1458 il castello fu conteso da quest’ultima famiglia e i Montefeltro.
E’ uno dei tanti luoghi che vedono contrapporsi Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro che però se ne impossessa definitivamente nel 1458 e incarica Francesco di Giorgio Martini di costruire una potente rocca, portata a termine probabilmente verso il 1474.
La rocca, menzionata dallo stesso Martini nel suo “Trattato di architettura civile e militare”, presentava: “ una torre tonda, di diametro piedi 70, alta 86, grosso il muro piedi 16,…con un fosso largo piedi 60, profondo piedi 33. […] Nel fondo della torre è un’ampia cisterna, e sopra a quella una canova con una stanza pel pristino e una da legna, di sopra di questa un salotto per munizione, il forno e una camera, sopra queste sono tre stanze pel castellano e di sopra a queste tre altre per la famiglia”.

La rocca nel 1631 diventa di dominio diretto del Papato, però nel marzo del 1797 fu bersaglio delle bombarde del generale Sahuguet, comandante delle truppe franco-cisalpine, che con circa un migliaio tra fanti e cavalieri marciò sul castello e messo a ferro e a fuoco come rappresaglia verso la popolazione per la loro insurrezione contro i francesi (La Vandea d’Italia),
Rimane pericolante fino al 1865, quando si decise di abbatterla ed utilizzare il materiale di risulta per la costruzione di strade comunali e per riparare le mura castellane
Nel 1885 l’Avv. Ferdinando Petrangolini ricevette da Papa Leone XIII il titolo di Conte a cui vennero assoggettati i territori facenti capo al vicariato di Tavoleto, compreso il fortilizio stesso.
Il Conte Ferdinando si stabilì in un edificio che era stato ereditato dalla moglie, Rosa Michelini, poi nel 1924 il figlio Vincenzo Maria diede inizio ai lavori che diresse personalmente per la costruzione degli ultimi due piani dell’edificio principale e della torre che vennero realizzati sulla base di un edificio preesistente. Il castello subì altra distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale, in questi territori passava la linea gotica e nel settembre del 1944, con il passaggio del fronte, l’intero paese venne messo a ferro e fuoco.
Verso gli anni 60, un privato lo acquistò per trasformarlo in ristorante e lo ristrutturò secondo i canoni di quegli anni. Solo con gli attuali proprietari lo acquistarono invece con l’intento di riportarlo alle origini, ristrutturandone la facciata, dei saloni, della corte e del giardino. Vennero scrostati i muri dall’intonaco per riportare in vita le mure originali, vennero ricostruiti alcuni solai, rifatti completamente gli impianti e rifinito con materiali per la maggior parte recuperati dalla struttura originaria, come i pavimenti del salone araldico che oggi sono diventati il camminamento di ingresso dal giardino.
Dopo tutte queste vicende storiche, rimaneggiamenti e ristrutturazioni, qualcosa dell’originaria rocca ideata e costruita dal Martini è giunto fino a noi, a lato della residenza Petrangolini, verso i giardini pubblici, le mura assumono una strana, alquanto familiare forma concava dove vi si apre una porticina, qui sorgeva la torre centrale dell’antico maniero martinesco. Non sappiamo con certezza se la rocca sia stata ultimata dal Martini ma da quanto si evince dal Trattato e da questi pochi elementi superstiti si rafforza l’opinione comune sulla volontà di Federico di fortificare per punti il suo territorio e dalla continua tensione costruttiva del Martini di semplificazione delle piante e delle mura delle sue fortezze.

Home


https://www.comune.tavoleto.pu.it/vivere-tavoleto/storia-e-territorio

Privacy Settings
We use cookies to enhance your experience while using our website. If you are using our Services via a browser you can restrict, block or remove cookies through your web browser settings. We also use content and scripts from third parties that may use tracking technologies. You can selectively provide your consent below to allow such third party embeds. For complete information about the cookies we use, data we collect and how we process them, please check our Privacy Policy
Youtube
Consent to display content from Youtube
Vimeo
Consent to display content from Vimeo
Google Maps
Consent to display content from Google
Spotify
Consent to display content from Spotify
Sound Cloud
Consent to display content from Sound