Rio Vitoschio

Rio Vitoschio

Il Rio Vitoschio è un affluente di destra del Torrente Biscubio. E’ lungo c.ca 6 km e nasce dalla confluenza di due corsi d’acqua: il Fosso dell’Eremita, che origina in località Pian di Trebbio, presso Serravalle di Carda, a circa 800 m di quota; l’altro ramo è il Fosso Pisciarello, che ha la propria scaturgine a c.ca 1450 mt, sul versante nord ovest nel Monte Nerone. Entrambi i corsi d’acqua e anche il corso che ne deriva sono ricchi di cascate, sia semplici che a salti sovrapposti, alcune delle quali di decine di metri (es: cascata del Pisciarello, cascate sul Fosso dell’Eremita).
Le pendici vallive sono decisamente impervie, con alte balze rocciose alternate a ripidi declivi coperti da vasti boschi. Nonostante questo, il corso d’acqua principale scorre a lungo con un andamento piuttosto tranquillo e con un percorso sub pianeggiante, penetrando in profondità nel massiccio montuoso, fino alle cascate piu’alte, che interrompono la relativa regolarità del rio.
Oltre alle cascate, il Vitoschio è fortemente caratterizzato dalle due pareti rocciose chiamate “le Porte”, una vera strettoia (il luogo è di grande suggestione), all’interno della quale è costretto a passare il torrente, che viene attraversato dal sentiero n°230 proprio in quel punto.
Un tempo, nella valle del Vitoschio sorgeva l’Eremo di S. Bartolomeo di Vitoschio, le cui prime notizie risalgono al 1327, ma probabilmente già presente nel secolo XII; già nel 1700 era in abbandono ed oggi non ne esiste più traccia.
Nelle limpide acque del Vitoschio, oltre alle autoctone, combattive trote Fario (che comunque raggiungono a fatica le dimensioni di maturità, stanti la quantità e la qualità delle acque, oligotrofiche) vivono girini di Rana appenninica, larve di macroinvertebrati, dentro ai loro astucci formati da sassolini e detriti vegetali tenuti insieme dalla seta, oltre alle splendide Salamandrine dagli occhiali. Sulle pareti di roccia è possibile osservare i picchi muraioli e nel cielo il volteggiare delle aquile reali che hanno nel Vitoschio uno dei loro luoghi di elezione. Presso l’acqua crescono Salici di ripa, Salici rossi, giunchi, equiseti e il Farfaraccio. Il Rio Vitoschio funge storicamente da confine tra i comuni di Piobbico e di Apecchio, per cui ognuno dei due comuni può vantare “il possesso” di una delle balze rocciose speculari chiamate “Le Porte”, forse il luogo che più caratterizza il Rio nell’immaginario collettivo. Il Vitoschio è molto frequentato da escursionisti e rocciatori, per via delle numerose vie ferrate di arrampicata presenti attorno alla località Le Porte. Il sentiero, tuttavia, dopo un primo tratto semplice e adatto alla fruizione anche da parte delle famiglie, diviene impegnativo ed adatto a escursionisti allenati ed esperti.

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