Cobite

COBITE – Cobitis bilineata

DESCRIZIONE
Il cobite è un piccolo e grazioso pesce di fondo appartenente alla famiglia Cobitidae. Presenta corpo allungato di altezza uniforme per quasi tutta la sua lunghezza, testa compressa lateralmente, bocca con apertura verso il basso caratterizzata dalla presenza di tre paia di barbigli. La colorazione del dorso e dei fianchi è bruno-chiara mentre il ventre è bianco-giallastro. Una caratteristica della sua livrea consiste in due file di macchie scure ben marcate che percorrono i fianchi e continuano sul muso. È’ possibile riconoscere il maschio dalla femmina in base alle dimensioni delle pinne in quanto nei maschi le pinne pettorali sono lunghe, strette ed appuntite, con il secondo raggio ingrossato, mentre nelle femmine sono meno allungate e più larghe. La taglia massima non supera i 12 centimetri di lunghezza, le femmine hanno generalmente dimensioni maggiori dei maschi.

BIOLOGIA
Il cobite è una specie stanziale di abitudini notturne che predilige le porzioni planiziali e collinari dei corsi d’acqua caratterizzati da tratti e/o zone con fondali sabbiosi o fangosi nei quali durante il giorno rimane sotterrato emergendo solo con la testa. Si alimenta prevalentemente di larve di insetti, piccoli invertebrati e detriti vegetali che rinviene perlustrando il fondo. La riproduzione avviene nel periodo tra i mesi di maggio e luglio durante i quali il maschio assume una diversa forma delle macchie che percorrono i fianchi. Nelle fasi dell’accoppiamento il maschio si attorciglia al corpo della femmina stimolandone la deposizione delle uova, le quali si fissano alla sabbia del fondo o sulla vegetazione acquatica.

STATUS DELLA SPECIE
In Provincia di Pesaro e Urbino è diffuso nel fiume Foglia lungo buona parte del suo percorso e nei tratti di pianura di Metauro e Cesano. Rinvenuto anche nel tratto terminale del fiume Candigliano all’interno della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo. E’ una specie generalmente molto resistente all’inquinamento organico e alla conseguente carenza di ossigeno disciolto in acqua in quanto può integrare la normale respirazione branchiale con una accessoria respirazione intestinale. Nonostante queste caratteristiche di resistenza il cobite, in quanto specie strettamente legata ai fondali, risente negativamente delle modificazioni e delle artificializzazioni degli alvei fluviali. Il cobite è valutato con la sigla LC (least concern, minor preoccupazione) nella Lista Rossa IUCN dei vertebrati italiani (agg.2022), risulta tuttavia con il taxa di Cobitis taenia nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) come specie animale di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di protezione.

BIBLIOGRAFIA:
AA.VV. (2012) Carta Ittica della Regione Marche
Cataudella R. (2009) Monitoraggio della fauna ittica nella Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
AA.VV. (2007) Carta Ittica delle acque correnti della Provincia di Pesaro e Urbino
De Paoli A., Busignani G. (2005) I pesci d’acqua dolce

CREDITI FOTOGRAFICI
De Paoli A., Busignani G. (2005)

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