CAVA DEL FURLO – CAVA GRILLI
La cava del Furlo risulta attualmente abbandonata e l’ingresso interdetto da una sbarra con divieto d’accesso. Dal piazzale è osservabile la parte alta della cava dove si rinvengono in affioramento i livelli marnosi e i calcari nodulari del Rosso Ammonitico e degli equivalenti calcari stratificati che assumono a tratti colore grigio. Al di sopra del Rosso Ammonitico, possiamo osservare i calcari bianco grigiastri ben stratificati del Gruppo del Bugarone, che contengono molti fossili di età giurassica, in particolare Ammoniti.
Al di sotto del Rosso Ammonitico affiorano, per pochi metri, i calcari grossolanamente stratificati della Corniola, qui in facies di “rosa a crinoidi” . Questo particolare livello indica l’avvenuta deposizione dei sedimenti sul bordo di un’antica scarpata a ridosso di un piu’ profondo bacino. I crinoidi sono echinodermi chiamati anche Gigli di mare i cui abbondanti resti danno il nome alla facies in oggetto. La scomparsa al di sotto della Corniola della stratificazione sta ad indicare la presenza del Calcare Massiccio.
Guardando sulla sinistra si intravedono le rocce biancastre della Maiolica che sono in contatto, per mezzo di una faglia (frattura di una massa rocciosa con spostamento relativo dei due lembi), con le sottostanti e piu’ vecchie rocce giurassiche.
A sinistra della cava si apre un ampio vallone bordato sul lato occidentale da un dirupo che testimonia l’azione dell’erosione selettiva che tende a scalzare le tenere Marne a Fucoidi presenti alla base e a provocare crolli ed arretramenti del versante stesso. Tali crolli coinvolgono le litologie piu’ resistenti delle soprastanti Scaglie bianca e rossa, con la formazione di coltri di detrito che si accumula al piede del versante.