Argille varicolori

FORMAZIONE DELLE ARGILLE VARICOLORI

Prefazione
Costituiscono il complesso basale della serie dei Terreni Liguri caratterizzato da una grande variabilità di facies (facies = insieme dei caratteri litologici e paleontologici di un corpo roccioso) . Affiora estesamente nell’area considerata ed è costituito da un ammasso caotico di marne ed argille prevalenti, in cui difficilmente è possibile distinguere legami stratigrafici tra i vari termini.
Considerazioni
Le argille del Complesso Basale, Argille Varicolori, sono costituite da un ammasso caotico di argille e marne argillose, nel quale è pressochè impossibile distinguere una qualche forma di stratificazione.
Tali argille variano nei toni dal nero, al verde, al rosso vinaccia, al rosato, grigio e bluastro.

All’interno di questa matrice si rinvengono pacchi di strati, spezzoni, blocchi dei materiali piu’ vari:
– calcareniti (calcari con granulometria tipica delle arenarie);
– arenarie calcaree;
– calcari marnosi spesso nerastri per “spalmature” di ossidi di manganese;
– marne,
– siltiti e lutiti (rocce a grana molto fine).

Nel complesso questa unità risulta estremamente deformata per l’intensa tettonizzazione, per la natura stessa della sua composizione e per i ripetuti e continui fenomeni franosi che l’interessano.
Tali argille danno origine a spettacolari morfologie calanchive caratterizzate da un fitto reticolo idrografico superficiale con piccole vallecole separate da creste affilate. Frequenti sono le colate di materiale che si rinvengono all’interno della formazione.
L’età di deposizione, sulla base dei resti organici che si rinvengono come micro e macro fossili quali Ammoniti e Inocerami (genere di molluschi estinti appartenenti ai bivalvi), è attribuita al Cretaceo inferiore – Eocene inferiore.
Indicazioni
Le Argille Varicolori si rinvengono estesamente in gran parte del territorio considerato, caratterizzandone la morfologia. Vaste porzioni di questa unità affiorano nei dintorni di Pennabilli, del monte Carpegna e dei Sassi Simone e Simoncello. Spingendosi piu’ a nord si rinvengono nell’area di Novafeltria, Talamello, Serra di Maiolo e di San Marino, mentre ad occidente nella zona del monte Aquilone.

Bibliografia
– Guide Geologiche Regionali, 34 Escursioni a piedi, Appennino Umbro Marchigiano, a cura della SOCIETA’ GEOLOGICA ITALIANA, 7/ secondo volume – BE – MA editrice, 1997.
– L’ambiente fisico delle Marche, GEOLOGIA – GEOMORFOLOGIA – IDROGEOLOGIA, Regione Marche Giunta Regionale, Assessorato Urbanistica Ambiente. S. EL. CA. s. r. l. Firenze, 1991.
– Carta Geologica Regionale, EDIZIONE CTR, scala 1:10.000 – GIUNTA REGIONE MARCHE, Servizio Infrastrutture Trasporti ed energia, P. F. Urbanistica, Paesaggio e Informazioni Territoriali.
– Itinerari geologico – ambientali nella valle del Marecchia. Regione Emilia Romagna, Servizio geologico, sismico e dei suoli. Servizio tecnico di bacino Romagna. Scala 1:60.000

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