Anguilla

ANGUILLA – Anguilla anguilla

DESCRIZIONE
L’anguilla è l’unico membro della famiglia Anguillidae. Ha un corpo serpentiforme, estremamente viscido a causa dell’abbondante muco che ricopre la pelle, nella quale sono affondate piccole squame. La testa è di forma allungata e munita di una ampia bocca fornita di robuste mascelle. La pinna dorsale è allungata e ricopre il resto del corpo fino ad unirsi alle pinne caudale ed anale. La colorazione varia secondo l’età: è grigio-verdastra sul dorso e giallastra sul ventre, fino a diventare argentea al raggiungimento della maturità sessuale. Le femmine possono raggiungere i 2 chilogrammi di peso e una lunghezza di 120-150 centimetri.

BIOLOGIA
E’ una specie ad ampia valenza ecologica poiché all’interno dei fiumi la si può trovare ovunque, dalle zone di foce fino ai tratti montani. È frequente rinvenirla anche nel reticolo idrografico minore, oltre che nei canali e nei laghi artificiali ad esso comunicanti. L’anguilla è un predatore di abitudini notturne, attivo anche in presenza di acque torbide durante eventi di piena dei corsi d’acqua. Si nutre di invertebrati acquatici, pesci ed anfibi sia vivi che morti, affidandosi prevalentemente all’olfatto. La riproduzione avviene in mare; in autunno le anguille sessualmente mature discendono i fiumi e compiono un lungo viaggio fino al Mar dei Sargassi, al largo delle coste Caraibiche, qui muoiono dopo essersi accoppiate ed aver deposto le uova su fondali profondi. Dalle uova nascono larve a forma di foglia di salice chiamate leptocefali, pressoché trasparenti, che trasportate dalla corrente del Golfo e dalla corrente nord-atlantica vengono diffuse fino alle coste europee e nordafricane. Arrivate in prossimità delle foci dei fiumi, i leptocefali subiscono una metamorfosi che le porta ad assumere l’aspetto serpentiforme di piccole anguille, chiamate cieche, che iniziano la risalita all’interno dei corsi d’acqua dove si alimenteranno ed accresceranno per 15-25 anni per poi ritornare in mare una volta raggiunta la maturità sessuale.

STATUS DELLA SPECIE
In Provincia di Pesaro e Urbino l’anguilla era diffusa in tutti i bacini e sottobacini fluviali, ma si è osservata una netta diminuzione nell’entroterra rispetto al passato a causa degli sbarramenti (dighe e briglie) che ne impediscono la risalita. Attualmente è diffusa con continuità soltanto lungo il corso del Fiume Cesano, privo di sbarramenti di grandi altezze, dove è stata rinvenuta fino alle pendici del Monte Catria. Nei fiumi Foglia e Metauro è relegata ai tratti di pianura e nei pressi delle foci. Alcuni piccoli nuclei rinvenuti in altri luoghi dell’entroterra sono frutto di ripopolamenti sperimentali. Pertanto risulta fondamentale, per migliorare lo status della specie, dotare gli sbarramenti di apposite scale di rimonta per favorirne la risalita. L’anguilla compare nella Lista Rossa IUCN dei vertebrati italiani (agg.2022), valutata con la sigla CR (in pericolo critico). E’ inoltre protetta dal Regolamento Europeo EC 1100/2007 volto alla conservazione degli stock di questa specie attraverso l’adozione e l’implementazione di un Piano di Gestione Nazionale da parte di ogni Stato membro.

PESCA E ALLEVAMENTO
Molto apprezzata in cucina, l’anguilla è una delle poche specie d’acqua dolce commercializzate a fini gastronomici. L’impossibilità di praticare la riproduzione in cattività induce gli allevatori a catturare le piccole anguille (cieche) che si apprestano a risalire i corsi d’acqua mediante reti di sbarramento in prossimità delle foci dei fiumi e accrescerle in appositi bacini. In Italia l’allevamento dell’anguilla è a tutt’oggi praticato, anche se in forma minore, nelle Valli di Comacchio ed è normato da disposizioni ministeriali. Nelle pescherie si trovano in vendita anche gli esemplari adulti, di grandi dimensioni, catturati in mare dai pescherecci. Nella Regione Marche la pesca dell’anguilla nelle acque interne è vietata (Legge Regionale 11/2003 art.24 – Calendario Regionale di pesca).

BIBLIOGRAFIA:
AA.VV. (2012) Carta Ittica della Regione Marche
AA.VV. (2007) Carta Ittica delle acque correnti in Provincia di Pesaro e Urbino
De Paoli A., Busignani G. (2005) I pesci d’acqua dolce

CREDITI FOTOGRAFICI:
De Paoli A., Busignani G. (2005) – Barbaresi R. (2005)

Privacy Settings
We use cookies to enhance your experience while using our website. If you are using our Services via a browser you can restrict, block or remove cookies through your web browser settings. We also use content and scripts from third parties that may use tracking technologies. You can selectively provide your consent below to allow such third party embeds. For complete information about the cookies we use, data we collect and how we process them, please check our Privacy Policy
Youtube
Consent to display content from Youtube
Vimeo
Consent to display content from Vimeo
Google Maps
Consent to display content from Google
Spotify
Consent to display content from Spotify
Sound Cloud
Consent to display content from Sound