Ammoniti del Pliensbachiano (Carixiano e Domeriano)
Dagli strati rocciosi della Corniola del Pliensbachiano inferiore (Carixiano), solo dopo molti anni di lavoro, si sono potuti avere dati biostratigrafici utili per definire una zonazione completa di questo piano per l’area Mediterranea che era ancora molto carente e lacunosa. Con la pubblicazione di diversi lavori scientifici si è potuto dare anche alla Paleo-Provincia Mediterranea una zonazione completa indispensabile per tutte le varie correlazioni.
La zonazione della Sezione del Bosso proposta per l’area Mediterranea, viene ora utilizzata in tutti i lavori di correlazioni con le altre Paleo-Province mondiali. Era anche stata scelta per la definizione dello Stratotipo del passaggio Sinemuriano/Pliensbachiano, ma dopo essere stata indagata a lungo, a causa di una piccola faglia alla base, non è stata accettata e si è preferito scegliere quella di Wine Haven, nello Yorkshire (UK).
Nella Sezione campionata, di uno spessore di 65 metri sono stati rinvenuti più di venti livelli fossiliferi che hanno permesso di suddividere il piano Caroxiano in quattro Zone: La più antica è la zona a Tetraspidoceras quadrarmatum Dumortier, 1869; La seconda è la zona a Miltoceras sellae Gemmellaro, 1884; La terza è la zona a Metaderoceras gemmellaroi Levi, 1896 e la quarta zona è la zona a Protogrammoceras dilectum Fucini, 1900.
I fossili trovati con referenza stratigrafica nella sezione del Bosso, hanno reso necessario proporre nuovi generi e specie, evidenziando tre associazioni; la più bassa presenta come ammonite nuovo il Caleites calensis (originariamente denominato Polymorphites calensis), una media caratterizzata da Farinaccites clavatus e una superiore con Tethymorphites appenninicus (originariamente denominato Polymor-phites appenninicus).
Queste forme sono state definite originariamente come generi e specie nuove, perché era assolutamente necessario marcare la documentazione della successione appenninica in modo peculiare.
AMMONITI DEL PLIENSBACHIANO (Carixiano e Domeriano)
Con lo studio delle sezioni del Pliensbachiano del Fiume Bosso con l’analisi di numerosi livelli fossiliferi della Corniola carixiana e domeriana, vengono precisate e proposte nuove biozone per l’area mediterranea correlabile con la zonazione standard boreale: Tetraspidoceras quadrarmatum e Miltoceras sellae che corrispondono rispettivamente alla zonazione standard di Uptonia Jamesoni; Metaderoceras gemmellaroi che corrisponde alla zona a Traghophylloceras ibex; e Protogrammoceras dilectum che corrisponde alla zona Prodactylioceras davoei.
Per il Domeriano inferiore abbiamo riscontrato la biozona a Fuciniceras lavinianum già proposta per la Cordigliera Betica in Spagna, e applicabile per la Paleoprovincia Mediterranea.
E’stato istituito il nuovo genere Eremiticeras e le seguenti nuove specie: Galaticeras costatum, Eremiticeras evolutum, Protogrammoceras laevisulcatum, Protogram-moceras rectangulare, Protogrammoceras raricostatum e Fuciniceras planatum. Viene inoltre precisata la grande importanza dei generi Protogrammoceras e Fuciniceras per la definizione della biostratigrafia dell’Area Mediterranea e nello stesso tempo si cerca di dare uno schema evolutivo di questi due generi.
Le sezioni del Bosso utilizzate per le correlazioni di tutta l’area Mediterranea (visibile nella foto).
AMMONITI DEL PLIENSBACHIANO SUPERIORE (Domeriano) del Fiume Bosso e Burano.
In Appennino il Domeriano è ben documentato e sono diversi gli affioramenti di Corniola domeriana, dove si rinvengono numerose ammoniti. Questo sottopiano può essere diviso in tre zone: La prima è la zona a Lavinianum caratterizzata dalla presenza di Fuciniceras lavinianum, Fuciniceras portisi, e Cetonoceras psiloceroides; la seconda zona ad Arieticeras algovianum e la terza zona ad Emaciaticeras emaciatum associato ad altri generi quali: Canavaria, Tauromeniceras, Lioceratoides, Neoliceratoides, Distefaniceras e Pleuroceras.
La famiglia degli Amaltheidae Hyatt 1867 è rappresentata da ammoniti che si rinvengono generalmente in ambito europeo e solo raramente qualche esemplare viene ritrovato anche in Appennino. Dalle sezioni del Domeriano sommitale della Valle del Fiume Bosso provengono gli esemplari figurati qui sotto ed estremamente rari.
Paolo Faraoni-giugno 2022 (tutti i diritti riservati).
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